“Bandire dalla pratica della committenza ogni forma esplicita o implicita di valutazione al ribasso sul costo e diffondere la contrattazione decentrata, unico vero strumento di adattamento del reddito da lavoro al reddito d’impresa”.
Queste in sintesi le proposte contenute nel discorso della Presidente rieletta di Legacoop Bologna Rita Ghedini, che ha aperto la giornata di lavori del 25°Congresso di Legacoop Bologna in rappresentanza di 177 imprese cooperative.
Un congresso molto partecipato, in cui sono intervenuti Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Matteo Lepore, sindaco di Bologna, Mauro Lusetti, presidente di Legacoop Nazionale e Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna e numerosi rappresentanti delle imprese cooperative.
Con una lettera alla città interpretata dalla 5A del Laura Bassi di Bologna, incentrata sulla difficoltà di avere 18 anni oggi, si sono aperti i lavori congressuali e proprio “dall’incertezza strutturale dei ragazzi che è diventata sistemica per tutti” prende spunto l’intervento introduttivo di Rita Ghedini, che ha sottolineato come il sistema cooperativo, se da da una parte “ha saputo resistere alle crisi con maggiore resilienza” dall’altra“ ha dovuto sacrificare la marginalità”.
Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha evidenziato come la priorità deve essere quella di “ridurre il carico fiscale sul lavoro” per poi lanciare l’allarme di un “rischio bandi scoperti”, se non si ridiscutono i termini del PNRR alla luce dell’aumento dei costi delle materie prime.
Mauro Lusetti, presidente di Legacoop Nazionale, ha parlato delle priorità del prossimo quadriennio: centralità del tema del Lavoro “in tutte le sue sfaccettature” con conseguente necessità di dotarsi di un “Manifesto del buon lavoro cooperativo” e sviluppo della nuova cooperazione “perché nonostante cresca il bisogno di cooperare non riusciamo a tradurla in impresa”. Si potranno raggiungere gli obiettivi “anche grazie alla promozione di nuove forme di cooperazione come workers buyout e comunità energetiche”
Nel suo intervento, Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, ha ricordato il ruolo in prima linea della cooperazione anche nei momenti più difficili della Pandemia, per poi evidenziare una crescita che ha portato in Emilia Romagna il movimento cooperativo passare da 44 miliardi di fatturato e 160mila dipendenti nel 2017-2018 ai 56.6 miliardi e 188mila dipendenti di oggi, “rappresentando uno sforzo collettivo di soci lavoratori e imprenditori”.