Bologna, 11 lug. – Nel 2016 era un protocollo d’intesa tra Università di Bologna e Legacoop Bologna per esplorare opportunità di collaborazione, attivare progetti e attività multidisciplinari nei settori di reciproco interesse.
Oggi è un insieme di attività coordinate che generano un ecosistema dell’innovazione e scambio tra luoghi della ricerca e mondo produttivo.
Architrave della collaborazione è l’accordo quadro tra le due realtà, siglato nel 2019, che individua gli ambiti di azione congiunta nella didattica, la ricerca, sviluppo e innovazione, l’orientamento in ingresso, al lavoro e all’imprenditorialità cooperativa, il trasferimento tecnologico e la cooperazione allo sviluppo, sostenibilità, cultura, sport, innovazione sociale.
Accanto all’accordo quadro opera AlmaVicoo – Centro Universitario per la formazione e la promozione dell’impresa cooperativa – associazione senza fini di lucro promossa dalle due realtà che mette in connessione le aderenti a Legacoop Bologna con i corsi di laurea e i dipartimenti Alma Mater, promuove il modello di impresa cooperativa e sostiene percorsi di alta formazione e progetti di innovazione per rafforzare le imprese cooperative e il territorio. Tra questi ultimi Vicoo 2030, laboratorio di idee per lo sviluppo sostenibile, Think4food, che supporta giovani talenti per realizzare idee innovative nel settore agroalimentare, VicooPlatform primo programma di accelerazione dedicato alle piattaforme digitali cooperative in Italia e ChangeMakers, magazine e laboratori in presenza sul tema del cambiamento collettivo.
Università di Bologna e Legacoop Bologna realizzano insieme diverse iniziative, che contribuiscono a formare un sistema di conoscenze e attività imprenditoriali orientato al benessere delle persone e delle comunità, non al profitto. Oltre alle collaborazioni quotidiane che coinvolgono i tirocini, la ricerca, la valorizzazione delle competenze, troviamo progetti specifici come la partecipazione di Legacoop Bologna ai programmi di attivazione imprenditoriale promossi da Unibo e rivolti a studenti e ricercatori, ad esempio il sostegno allo Start Up Day, e la partecipazione di studenti e ricercatori a specifici programmi di innovazione presso le associate, es. il programma internazionale CBI-ER (CERN Challenge Based Innovation Emilia-Romagna) che ha visto le cooperative di Legacoop lanciare 3 sfide agli studenti Unibo selezionati.
Molta formazione, tra questa il percorso sul nuovo codice della crisi di impresa con Dipartimento di Scienze Aziendali, per consolidare la continuità delle imprese cooperative sul territorio, e l’attivazione dell’insegnamento in Diritto ed Economia della Cooperazione, che fornisce conoscenze specifiche ai professionisti di una Regione dove le cooperative rappresentano il 7% del PIL. Nel settore agroalimentare le cooperative esprimono il 17% degli addetti, da qui anche l’importanza del protocollo d’intesa siglato tra Legacoop e Distal, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Unibo, per favorire innovazione e sostenibilità in tutta la filiera agroalimentare attraverso processi di open innovation e scambio intergenerazionale.
Infine i ecooS.lab, progetto di approfondimento sull’Economia Sociale dopo il recente Action Plan della Commissione europea, e Coo.De corso di alta formazione al digitale per qualificare ulteriormente la professionalità educativa di chi lavora nelle cooperative aderenti a Legacoop in campo scolastico ed extrascolastico.