Partecipazione tramite processi bottom up, attenzione agli obiettivi di sviluppo sostenibile, identità cooperativa e innovazione digitale. Sono questi i temi che ricorrono di più sulle bocche dei ragazzi di Generazioni, riunitisi a Bologna il 26 febbraio per trovare nuove strade per avvicinare il mondo della cooperazione alle esigenze dei più giovani.
Che cos’è generazioni?
Generazioni è il coordinamento degli under 40 che lavorano nelle cooperative o nella struttura associativa di Legacoop. Il progetto è nato 12 anni fa con l’obiettivo di approfondire le questioni generazionali, valutando le opportunità ma anche i problemi che i giovani devono affrontare nel mondo della cooperazione. Oltre all’esecutivo nazionale, Generazioni conta di 14 coordinamenti regionali e diversi gruppi locali diffusi sul territorio. In Emilia-Romagna, oltre al coordinamento regionale esistono tre gruppi territoriali: Generazioni Bologna, Generazioni Romagna e Generazioni Estense.
“Generazioni parte proprio dall’Emilia-Romagna, un territorio dove la cooperazione ha una tradizione antica. Non solo perché c’è una forte concentrazione di cooperative, anche di grandi dimensioni, ma anche per la mentalità degli emiliano-romagnoli: qui il cooperare è innanzitutto un modo di pensare, la tendenza a fare le cose insieme. È per questo che il nostro territorio è un punto di riferimento non solo a livello nazionale, ma anche europeo, per quanto riguarda la cooperazione”.
L’incontro del 26 febbraio: un po’ di numeri
Più di 3o partecipanti da Bologna e provincia;
Tre gruppi di lavoro tematici, che porteranno avanti un percorso organico durante l’arco dell’anno;
Cinque parole chiave da presentare al Congresso di Legacoop del 18 marzo: intergenerazionalità, identità, sostenibilità, innovazione, formazione.
Giulia Casarini, 37 anni, da novembre dell’anno scorso è la portavoce del gruppo territoriale di Bologna di Generazioni.
Giulia Casarini: “Il gruppo si è ufficialmente costituito a novembre 2018, dopo un lavoro preparatorio di quasi un anno. È stato un percorso di conoscenza, di studio, di obiettivi, di sogni… Eravamo una quindicina di giovani, ognuno con il proprio background e le proprie competenze. In particolare, il nostro lavoro si è concentrato su due temi: start up e innovazione, e identità cooperativa. Ci siamo chiesti: cosa significa essere socio di una cooperativa, per un giovane che ci capita per caso?”
“Perché oggi un giovane dovrebbe entrare in una cooperativa? Innanzitutto, perché la cooperazione è un settore che tiene bene nonostante la crisi. Poi, c’è un sistema di ideali molto attraente, specialmente in un momento di crisi dei valori come questo: la cooperativa non ha proprietà se non quella diffusa dei soci, vige un sistema di redistribuzione della ricchezza e tutti i soci sono uguali”.
Marco Travain, 27 anni, è il referente del gruppo di lavoro Innovazione di Generazioni Bologna.
Marco Travain: “Il gruppo innovazione nasce per dare un contributo sulla digital transformation e per creare di un ecosistema favorevole alle start up. In particolare, nell’ultimo anno abbiamo lavorato su due fronti: ricerca di buone pratiche per quanto riguarda l’innovazione nelle cooperative, e studio delle realtà di coworking a Bologna. Ci siamo chiesti: come si possono aggregare diverse forme innovative? Potremmo fungere da aggregatore per far dialogare meglio gli spazi di coworking in città?”
“Per noi cooperative, un punto fondamentale è la creazione di valore tramite la partecipazione bottom-up da parte dei soci. È il socio che deve tornare al centro, diventando parte integrante dei processi di innovazione. Ovviamente, il tutto senza dimenticare i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, che rimangono imprescindibili”.
Mirco Mongardi, 34 anni, da luglio 2018 è il coordinatore regionale di Generazioni Emilia-Romagna.
Mirco Mongardi: “A livello regionale, dal 2007 a oggi abbiamo coinvolto oltre 500 giovani cooperatori, provenienti sia da grandi che da piccole cooperative, spaziando in settori anche molto diversi: sociale, agricolo, industriale, abitativo e dei consumi. Stiamo lavorando soprattutto nella direzione della formazione e della creazione di sinergie. Per questo, mettiamo in rete persone che lavorano in contesti diversi: avere la possibilità di conoscere realtà differenti è uno spunto per arricchirsi e per farsi venire nuove idee”.
“L’obiettivo di Generazioni non è quello della rottamazione a tutti i costi, anzi. Proprio perché la cooperativa nasce come struttura intergenerazionale, che mette insieme persone di età molto diversa, in essa si possono coniugare la storia e l’esperienza con l’innovazione e il dinamismo”.
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