Le cooperative dei taxisti bolognesi come risposta di fatto a Uber, la multinazionale che gestisce via app i servizi di trasporto automobilistico. La soluzione cooperativa alla sfida lanciata dalla cosiddetta sharing economy esiste già e non c’è bisogno di andare lontano per trovarla. L’esempio lo fa Trebor Scholz, professore associato di Culture & Media alla New School University (New York City), autore di “Uber-Worked and Underpaid. How Workers Are Disrupting the Digital Economy” (Polity, 2016).
Per “piattaforma cooperativa” Scholz intende “modelli di proprietà democratica su internet”. Se l’economia della condivisione, fagocitata dalle multinazionali, si è rivelata come “un’economia di servizi on-demand rivolta a monetizzare servizi in precedenza privati”, la strada del platform cooperativism viene indicata dal professore come occasione per unire il peer-to-peer e la cooperazione con i mercati del lavoro online, allo stesso tempo mantenendo un punto fermo sulla natura cooperativa della proprietà e della governance.
Trebor Scholz spiega il cooperativismo di piattaforma from Vicoo on Vimeo.
“Le piattaforme cooperative hanno due impegni fondamentali – spiega Scholz -. Il primo è la governance democratica. Il secondo è il possesso della piattaforma da parte dei lavoratori e dell’utenza. L’ecosistema è composto da duecento attività, che appoggiano la piattaforma cooperativa e sono loro stessi operatori della piattaforma. C’è un enorme interesse e quasi settimanalmente vengono creati nuovi progetti da tutto il mondo, dalla Francia, dalla Germania, dagli Stati Uniti e dal Canada”, segno che l’idea sta raccogliendo molte energie.
Il consorzio di piattaforme è a New York, con organizzazioni gemellate a Berlino e Melbourne. Anche l’Italia, in particolare nelle zone in cui l’economia cooperativa è più diffusa, secondo Scholz è destinata a diventare un polo di questo sistema. Com’è nella natura delle start up, non tutti i progetti avranno successo, ma è la strada che permetterà alle cooperative di inserirsi con successo nell’economia digitale. Di qui l’invito del docente della New School, rivolto ai cooperatori che hanno partecipato al Meeting nazionale Coop startup (Bologna, 22-24 novembre 2017), a sostenere gli incubatori d’impresa che vanno in questa direzione e il lavoro del consorzio.