E’ stato premiato nella categoria “Associazioni di imprese” del Premio Innovatori responsabili 2018 il progetto Bologna 2030 – Visioni cooperative per lo sviluppo sostenibile, promosso da Legacoop Bologna con l’obiettivo di migliorare la competitività sostenibile delle imprese cooperative del territorio. Il riconoscimento è stato consegnato a Simone Gamberini, direttore di Legacoop Bologna, giovedì 6 dicembre a Reggio Emilia. Il bando della Regione Emilia-Romagna, giunto alla quarta edizione, mira a promuovere e valorizzare il contributo delle imprese all’attuazione degli obiettivi indicati dall’Onu con l’Agenda 2030, mettendo in luce le migliori esperienze realizzate in regione da imprese di ogni settore e dimensione, cooperative sociali, associazioni ed enti locali.
Il progetto di Legacoop si è basato su un’analisi realizzata dal centro Iefe dell’Università Bocconi sulle aree di attività e modelli di business del sistema cooperativo bolognese e da qui è partito per individuare le prospettive evolutive del sistema delle imprese cooperative nell’orizzonte dell’Agenda 2030, con lo scopo di portarle a raggiungere i Sustainable Development Goals (SDG’s) sottoscritti nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri.
La prima fase di lavoro è stata realizzata con il contributo di Urban@it – Centro nazionale per le politiche urbane e la seconda è stata avviata in collaborazione con AlmaCube, l’incubatore dell’Università di Bologna, e con il Cern di Ginevra. Presentato il 25 maggio 2018 nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, “Bologna 2030” ha coinvolto le imprese associate a Legacoop Bologna in un percorso partecipativo attraverso la realizzazione di workshop su rigenerazione urbana, welfare e abitare, cultura e creatività, economia collaborativa e ambiente, condotti da ricercatori dello Iuav di Venezia con l’obiettivo di favorire una prima definizione di ambiti strategici in cui promuovere l’azione delle cooperative. A ottobre 2018 si è svolto l’evento partecipativo “Verso Bologna 2030 – Visioni cooperative per lo sviluppo sostenibile”, pensato come un’occasione per connettere le cooperative e altre realtà, pubbliche istituzionali e private, gruppi informali, che operano su scala urbana sugli ambiti strategici individuati in precedenza. I temi che hanno fatto da sfondo a questo incontro, progettato con la metodologia Ost, sono stati il ruolo e le potenzialità delle aree “periferiche” e i “beni comuni” come volano per uno sviluppo sostenibile per la nostra città ed è stato prodotto un report finale.
Nella seconda fase del progetto, in partnership con Almacube e il programma Ideasquare del Cern, si sta svolgendo una collaborazione tra gruppi multi-disciplinari di studenti universitari (design industriale, ingegneria gestionale, informatica e meccanica, economia e management, architettura e robotica) e ricercatori del Cern, basata sulla metodologia del Design Thinking, per realizzare prototipi di progetti in grado di rispondere ai bisogni emersi nel corso dei workshop che Legacoop Bologna ha organizzato nei mesi di maggio e giugno 2018. Gli ambiti su cui si concentreranno i gruppi sono: Progetti educativi e culturali cooperativi, Economia circolare per il settore agro-alimentare e Housing e sanità di prossimità. I risultati di questa seconda fase del progetto Bologna 2030 verranno presentati alla città nel corso di un evento pubblico previsto per il marzo 2019.