Bologna, 29 gen. – Partirà venerdì 31 gennaio la seconda edizione di ecooS.lab | Missioni cooperative per la sostenibilità, il percorso formativo promosso da Legacoop Bologna ed Euricse, pensato per costruire cultura e pratiche innovative nell’ambito dell’economia sociale, coinvolgendo imprese, sindacati, istituzioni, mondo della ricerca e università.
La seconda edizione di ecooS.lab si concentra su due temi cruciali per lo sviluppo sostenibile del territorio della Città Metropolitana di Bologna: la transizione energetica e l’attrattività del mondo del lavoro. In un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti come quello in cui viviamo, infatti, è fondamentale pensare a modelli di lavoro più inclusivi e sostenibili in un’ottica intergenerazionale e alla costruzione di modelli energetici di territorio più sostenibili, circolari, democratici e diffusi.
Al kick off hanno partecipato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna; Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercio di Bologna; Anna Lisa Boni, assessora missione clima 2030 del Comune di Bologna; Gianluca Salvatori, segretario generale Euricse; Marco Panieri, presidente di Anci Emilia-Romagna e Giovanni Paglia, assessore alle Politiche abitative, Lavoro, Politiche Giovanili della Regione Emilia-Romagna.
“Le linee guida di queste missioni sono molto vicine a quanto vogliamo dare e stiamo dando come indicazione a tutte le imprese del territorio – spiega Valerio Veronesi, presidente della Camera di Commercia di Bologna, in apertura dei lavori –. Tra gli altri, infatti, abbiamo aperti tre bandi importanti. Il primo riguarda il supporto alle imprese per la realizzazione del bilancio certificato, il secondo prevede misure per l’implementazione delle rinnovabili. Del terzo andiamo particolarmente orgogliosi: si tratta di contributi per le aziende a sostegno della neo-genitorialità. Le aziende sosterranno lavoratori e lavoratrici, noi sosterremo loro. Non è che un sasso nello stagno e ne siamo coscienti, ma dobbiamo fare il possibile per trattenere le lavoratrici”.
“Partecipiamo a questa seconda edizione con convinzione crescente – sottolinea Gianluca Salvatori, segretario generale di Euricse – e continuiamo a farlo in modalità missione. Cosa significa? Significa coordinare tutte le risorse a disposizione per un obiettivo comune. Nessun attore ha tutte le leve necessarie, ecco perché è indispensabile un contesto collaborativo. Due anni fa, quando cominciammo questo percorso, tutti parlavano di sostenibilità. In 24 mesi abbiamo assistito a una serie di eventi e mutamenti profondi. Si è tornati a parlare di geopolitica, ci sono realtà centrali arroccate in difesa di sistemi chiusi. Oggi che il mondo è completamente diverso, parlare di sostenibilità è ancora più importante. È un atto che richiede una motivazione seria, profonda, non una semplice adesione superficiale per motivi di reputazione o marketing. Questo corso sarà un esercizio di fatica: affronteremo la distinzione tra contenuto e apparenza, tra chi si sta allontanando da questo tema per allinearsi al clima prevalente e chi crede che tutti i problemi siano ancora sul tavolo e richiedano soluzioni creative e strumenti innovativi, fuori dalla portata della singola organizzazione. Oggi più che mai c’è bisogno di cultura, di un’architettura solida a cui tenere fede”.
“Stiamo vivendo un cambiamento tumultuoso che impatta su tutti i territori, dunque ben venga un confronto per affrontare la situazione anche da un punto di vista intergenerazionale – aggiunge Giovanni Paglia, assessore alle Politiche abitative, Lavoro, Politiche Giovanili della Regione Emilia-Romagna –. In questo senso, saranno quattro i punti chiave, sebbene non esaustivi, del mandato di questo assessorato, a partire dal tema casa. Per la permanenza nel nostro sistema economico, infatti, la possibilità di trovare un alloggio compatibile con il proprio reddito è elemento centrale. Investiremo poi in formazione, perché la domanda e l’offerta si incontrino. Punteremo sulla formazione che guarda al futuro, perché quello che stiamo facendo ora non è programmare il sistema economico di oggi, ma quello di domani. Saremo concentrati sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tema decisivo per le giovani generazioni. Lavoreremo per integrare questi due sistemi per non perdere un’occasione preziosa. Infine, investiremo sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, perché per noi attrattività non fa rima con competitività, ma con inclusione. La coesione sociale è un valore, la storia del nostro sistema territoriale dimostra la promozione dell’inclusione si traduce in valore economico”.
“Di fronte alla cosiddetta policrisi, ancora si tende a dare risposte tradizionali e non a proporre una logica sistemica e di missione – analizza Anna Lisa Boni, assessora missione clima 2030 del Comune di Bologna –. Abbiamo bisogno di leader e manager che affrontino le nuove sfide con nuovi occhiali e costruiscano una risposta collettiva. Il concetto di missione è cruciale ma per nulla facile, come non è stato facile lanciare Bologna Missione Clima: integrare i settori, anche ‘solo’ nella nostra amministrazione o tra le imprese del territorio, è una grande sfida da abbracciare insieme. Propulsore di questa spinta collettiva è il Climate City Contract: 241 azioni, 24 partner e 70 sostenitori per raggiungere l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2030. L’invito è a lavorare sia verticalmente sia orizzontalmente a un obiettivo condiviso da sempre più realtà – e speriamo sa sempre più cooperative –, esattamente quello che si propone di fare ecooS.lab”.
Ed è la rete alla base anche delle azioni di Anci Emilia-Romagna, presentate in occasione del kick off da Marco Panieri, neo presidente dell’Associazione e sindaco di Imola. “Forti della convinzione che l’economia sociale generi buona crescita, anche noi mettiamo al centro il tema casa che, come tutti i problemi complessi, proviamo a risolvere in rete, facendo dialogare la parte tecnica e quella politica oltre che scandagliando gli interventi in campo a livello locale, nazionale ed europeo per la valorizzazione e riproposizione di buone pratiche. La transizione energetica e le comunità energetiche sono le frontiere verso le quali ci muoviamo. Contestualmente, investiamo in buona occupazione e logistica etica, solo per fare due esempi. E intanto ci chiediamo: come possiamo essere ancora più efficaci?”.
A chiudere il lancio di questa seconda edizione di ecooS.lab, Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna: “Siamo partiti anni fa, un percorso non senza ostacoli ma sempre volto al dialogo, un filo rosso che da subito ha trovato un grande riscontro tra le cooperative del territorio. Noi no, non abbiamo cambiato idea: siamo anzi ancora più convinti della necessità di procedere verso una sostenibilità integrale, quindi ambientale, sociale ed economica. Se la prima edizione di ecooS.lab è stata dedicata alla partnership pubblico-privato, questa edizione mette al centro la qualità del lavoro e quella ambientale, l’approccio all’energia sostenibile e all’economia del riuso, tutti ambiti chiave della cooperazione. Dobbiamo cogliere questa occasione per scalare processi in grado di portarci al raggiungimento di obiettivi complessi. Essere concreti dovrà essere la parola d’ordine: auspico il superamento dell’ambito dell’indagine e l’approdo al confronto con le condizioni che possono consentire la nascita di progetti. Le nostre imprese non possono affrontare da sole le sfide della transizione”.
I 7 incontri si svolgeranno a Bologna presso la sede della Fondazione Ivano Barberini in via Mentana 2 dalle 9.30 alle 13.30. Il programma completo è consultabile qui.