Che cos’è l’agenda urbana
Nel 2016 la richiesta a tutti i Paesi di dotarsi di un’agenda urbana nazionale è arrivata sia dall’Unione europea, con il Patto di Amsterdam, che dalle Nazioni Unite, con la New Urban Agenda. Finora, però, l’Italia non si è data una politica coordinata per le città. A sollecitare i decisori politici in questa direzione sono stati ASviS e Urban@it. L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile è nata proprio nel 2016 su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma Tor Vergata. Urban@it è un Centro nazionale di studi per le politiche urbane cui aderiscono numerose università italiane e che ha prodotto tre rapporti annuali, l’ultimo dei quali, Mind the gap. Il distacco tra politiche e città.
Il distacco tra politiche e città
Il rapporto Mind the gap analizza questa distanza sia dal punto di vista delle politiche che da quello delle domande a cui le prime non hanno risposto. Infine cerca di individuare alcune proposte per superare il distacco.
Un esempio eclatante del gap sono le periferie. Recentemente il governo ha stanziato oltre 2 miliardi per la loro riqualificazione. E’ stata una svolta rispetto alla fase precedente, ma mancano ancora una strategia nazionale complessiva e un piano per la rigenerazione urbana, in modo che l’attribuzione dei finanziamenti avvenga in base ai bisogni individuati, in un contesto che vada oltre la mera riqualificazione di spazi e edifici.
Che cos’è la rigenerazione urbana
Con questa espressione si intende l’insieme delle politiche tese ad affrontare il tema delle città non solo dal punto di vista fisico, come si faceva negli anni ’90 con le politiche di riqualificazione. Ci si è resi conto che il problema non è solo quello di avere edifici adeguati dal punto di vista energetico e della sicurezza o spazi ben tenuti, ma bisogna occuparsi anche delle persone, a partire da quelle che vivono nelle periferie, attraverso una rigenerazione che sia sociale e culturale.
La proposta di ASviS e Urban@it
Il governo italiano si è già dato uno strumento per perseguire gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. ASviS e Urban@it suggeriscono di integrare i temi dello sviluppo sostenibile con quelli dell’agenda urbana e propongono un’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile. Lo scopo è evitare che la strategia per lo sviluppo sostenibile e l’agenda urbana procedano separatamente, e anzi fare in modo che la seconda sia l’aspetto urbano della prima.
Focus su mobilità e abitare
In questa prospettiva, secondo ASviS e Urban@it, è inevitabile concentrarsi sull’abitare, perché è difficile pensare a politiche di inclusione sociale senza mettere al centro il tema della casa. Da questo punto di vista le politiche pubbliche in Italia sono carenti e potrebbe esserci molto spazio per rilanciare iniziative anche di carattere cooperativo.
L’altro ambito su cui intervenire è la mobilità, oggi il principale fattore di congestione urbana, che produce anche inquinamento atmosferico, quindi effetti nocivi per la salute. Ora può essere affrontato con metodi e soluzioni impensabili fino a vent’anni fa, per superare l’arretratezza delle infrastrutture italiane.