Approfondire e diffondere la cultura cooperativa, nei suoi sviluppi contemporanei più innovativi, senza limiti di ambiti disciplinari. Nel ricordo di due grandi cooperatori come Luciano Calanchi e Adriano Turrini.
È lo scopo del premio Calanchi Turrini promosso da Legacoop Bologna, Fondazione Ivano Barberini e Fondazione Unipolis con il patrocinio di Università di Bologna, Comune e Città Metropolitana e Regione Emilia Romagna che si rivolge a chi sta lavorando sui temi innovativi legati alla cooperazione e alle nuove forme di mutualismo con tesi magistrali, tesi di dottorato e studi comparati.
Gli ambiti di approfondimento o il taglio scientifico che si può dare al proprio elaborato non ha limitazioni. Vengono presi in considerazioni lavori di carattere storico, economico, giuridico, sociologico, pedagogico o afferenti alle digital humanities.
In palio ci sono 3.000 euro per la migliore tesi magistrale, 5.000 euro per la migliore tesi di dottorato e 10.000 euro per studi comparati sulla cooperazione a livello internazionale, con un incremento di 5.000 euro per periodi di ricerca all’estero.
Il concorso è aperto fino al 15 settembre 2024 (bando completo QUI). Gli elaborati pervenuti saranno valutati dal Comitato Scientifico del premio, che assegnerà le premialità durante un evento in programma per ottobre 2024.
La prima edizione è stata vinta da Marco Lomuscio, con la sua tesi di dottorato Going collective: Italian worker takeovers, dedicata ai workers buyout; Stefano Tortorici per la sua tesi di laurea magistrale Piattaforme cooperative. Organizzazione del lavoro e democrazia radicale nel XXI secolo e da Antonietta Troisi, 28 anni, che si è portata a casa un assegno di 15.000 euro per il suo progetto di ricerca internazionale comparata intitolato: Le operazioni di Workers Buyout tra diritto cooperativo e diritto dell’insolvenza.