Bologna, 10 mag – “Giacomo Venturi aveva uno spirito lungimirante e anticipatore, pragmaticamente operante nel mettere in campo le istituzioni affinché promuovessero funzioni e tecniche volte alla rigenerazione nei contesti urbani e industriali. Ecco perché è tanto importante oggi, nel decennale della sua prematura scomparsa, raccogliere la sua identità e proiettarla verso il futuro sollecitando i più giovani ad adottare la stessa visione, ad avere un’idea di futuro traducibile concretamente in pratiche amministrative”.
È con queste parole che Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna, ha scelto di presentare la quinta edizione del Premio Giacomo Venturi, istituito nel 2016 per rendere omaggio alla memoria di Giacomo Venturi, amministratore da sempre impegnato sui temi dell’urbanistica sostenibile nell’area metropolitana bolognese, e per diffondere tra studenti universitari, neolaureati e dottori di ricerca la cultura della rigenerazione urbana.
Promosso da Legacoop Bologna e Istituto Nazionale di Urbanistica sezione di Emilia-Romagna con il patrocinio di Comune e Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, il Premio Giacomo Venturi riparte oggi dopo 4 anni di stop forzato per la pandemia. Obiettivo, sostenere e valorizzare il contributo di giovani ricercatori all’affermazione di una nuova cultura tecnico-progettuale che sappia sensibilizzare istituzioni, operatori privati e cittadini verso la necessità di avviare processi di rigenerazione urbana attraverso un approccio integrato e condiviso.
Due le novità di questa quinta edizione: la collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Bologna e l’introduzione di una terza categoria. Oltre a studenti e neolaureati, infatti, è stato istituito un nuovo premio dedicato ai dottori di ricerca. “Il tema della rigenerazione urbana – spiegano Simona Tondelli, prorettrice vicaria, Dipartimento di architettura dell’Università di Bologna e Vittorio Emanuele Bianchi, presidente INU Emilia-Romagna – è molto stimolante perché chiede modalità completamente nuove per ripensare le città non solo in un’ottica di contenimento del consumo di suolo, ma anche di rinverdimento degli spazi”.
“Il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse è fondamentale perché garantisce la restituzione di valore pubblico alle comunità – continua Tondelli –. Da loro arriveranno suggestioni e proposte che, speriamo, potranno poi essere tradotte in nuovi modelli di pianificazione e rigenerazione territoriale”. “Gli studenti e le studentesse dell’Alma Mater – aggiunge Raffaele Laudani, assessore all’Urbanistica del Comune di Bologna – sono il nostro cervello collettivo, motore che può trainare la nostra città nella risposta alle sfide globali attraverso progetti di rigenerazione urbana”.
Al concorso possono partecipare gli studenti e i laureati magistrali delle università italiane che abbiano frequentato a partire dall’anno accademico 2020/21 e i dottori di ricerca che abbiano ottenuto il titolo a partire dal gennaio 2020. Per tutti con lavori entro la data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda, il 31 ottobre 2024.
Tre, come detto, i riconoscimenti previsti nelle altrettante sezioni: il primo premio, riservato a studenti (singoli o in gruppo) delle università italiane, consiste in un assegno di 2.000 euro e iscrizione all’INU per un biennio. Il secondo, per le tesi di neolaureati, prevede un assegno di 3.500 euro e la pubblicazione di una sintesi della tesi su Urbanistica Informazioni. Il terzo premio, riservato alle tesi di dottori di ricerca, ha un valore di 5.000 euro e la pubblicazione di una sintesi della tesi su Urbanistica Informazioni. I premi saranno assegnati a dicembre 2024, in occasione di un evento pubblico di commemorazione di Giacomo Venturi.
È possibile partecipare accedendo a Concorsiarchibo.eu, la piattaforma concorsi dell’Ordine degli Architetti di Bologna: “La nostra piattaforma nasce nel 2011, prima in Italia per i concorsi online –spiega Marco Filippucci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna –. Siamo felici di metterla a disposizione di Legacoop per la promozione dell’equità della progettazione edilizia. Compito dell’Ordine è anche tutelare la società e contribuire alla vita culturale della città. Farlo coinvolgendo studenti e neolaureati che si affacciano ora al mondo del lavoro è una sfida affascinante”.
“Ho lavorato per 10 anni con Giacomo Venturi – ricorda Alessandro Delpiano, direttore dell’area Pianificazione territoriale della Città metropolitana –, proprio nel periodo in cui è stato impegnato nella pianificazione territoriale e urbanistica. Giacomo Venturi rappresentava la capacità delle istituzioni di aiutare chi volesse impegnarsi in politiche di rigenerazione urbana. Solo 10 anni fa i progetti di rigenerazione erano due, forse tre. Oggi sono oltre 80, distribuiti in tutti i 55 Comuni dell’area metropolitana. La pianificazione territoriale, l’evoluzione urbanistica hanno tempi lunghi, ma i risultati arrivano: quello che viviamo e vediamo oggi è la dimostrazione di quanto le idee e le premesse sui cui Venturi lavorò lungo tutta la sua vita fossero corrette”.