Bologna, 7 nov. – Terzo e ultimo workshop presso la Fondazione Barberini del percorso Missioni Co-Operative che porterà alla strutturazione della seconda edizione di Ecos.lab. Dopo il primo incontro in cui si sono condivisi i nodi strategici emersi dalla mappatura delle strategie di sostenibilità delle imprese aderenti a Legacoop Bologna, e dopo il secondo incontro, in cui ci si è confrontati con gli stakeholder istituzionali, Comune e Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e con le Fondazioni bancarie del territorio, in quest’ultimo appuntamento l’obiettivo era quello di individuare quali saranno le missioni co-operative per la sostenibilità da abilitare la seconda edizione di ecooS.lab.
Transizione energetica
Dai tavoli precedenti è emerso come la transizione energetica rappresenta un’opportunità fondamentale per le cooperative, che possono beneficiare di iniziative chiave come l’adozione di energie rinnovabili e il potenziamento della formazione e della sensibilizzazione tra soci e lavoratori. La condivisione di veicoli attraverso il “sharing mobility” e l’adozione di flotte aziendali sostenibili sono soluzioni che permettono di ridurre i costi e l’impatto ambientale. Inoltre, la collaborazione tra cooperative facilita il risparmio collettivo, l’accesso a competenze, e promuove la mobilità in sinergia. Figure professionali come l’energy manager condiviso e progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) coinvolgono cooperative sociali, PMI ed enti pubblici nella creazione di un sistema energetico sostenibile. La sinergia con enti locali e aziende offre ulteriori vantaggi, migliorando l’efficienza energetica e supportando iniziative condivise.
Transizione digitale
Anche la transizione digitale, può rappresentare un passo strategico per aumentare l’efficienza e favorire l’innovazione. Dai tavoli è emerso come iniziative chiave quali la sicurezza informatica e la digitalizzazione dei processi produttivi e amministrativi permettono di rispondere alle sfide tecnologiche odierne, mentre la diffusione della cultura digitale e l’introduzione di strumenti avanzati di AI e Industria 4.0 potenziano le competenze dei lavoratori. La cooperazione tra le organizzazioni offre vantaggi importanti, tra cui risparmi collettivi, maggiore attrazione di talenti e ottimizzazione dei flussi. Il potenziamento della formazione digitale e lo scambio di best practice tra cooperative aiutano a mantenere un equilibrio tra innovazione e rapporto umano, mentre una gestione condivisa delle normative sulla protezione dei dati garantisce la sicurezza delle informazioni e il rispetto della privacy.
Transizione demografica
Le riflessioni sulla transizione demografica partono dalla necessità di affrontare nuove sfide per soddisfare i bisogni di una popolazione anziana in crescita e delle categorie vulnerabili. Attenzione particolare è data all’HR, sensibilizzando sulle esigenze dei dipendenti attuali e futuri e promuovendo l’inclusione di genere. Progetti specifici supportano l’inserimento lavorativo e sociale, con soluzioni come l’assistenza domiciliare digitale e iniziative per l’integrazione dei lavoratori migranti. Questa trasformazione offre vantaggi significativi, tra cui un miglioramento dei servizi per i soci, nuove opportunità lavorative e una maggiore flessibilità nella gestione del personale. Le risorse e sinergie includono l’analisi dei vincoli normativi, esperienze internazionali come fonte di ispirazione, la promozione di collegamenti intergenerazionali e soluzioni abitative per lavoratori fuori sede. Questi sforzi si uniscono nella costruzione di reti territoriali per rispondere in modo efficace ai cambiamenti demografici.
Opportunità e inneschi
Emerge l’importanza di rigenerare i territori e affrontare il tema dell’abitare, con fondi per l’edilizia e politiche per l’intergenerazionalità che mirano a creare nuove pratiche di convivenza tra giovani, anziani e migranti. Il mondo del lavoro deve adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici e digitali, ripensando modelli di business e produzione. Inoltre, l’attrattività dei territori interni, come l’Appennino, passa attraverso politiche di sostegno e investimenti in infrastrutture per incentivare il ripopolamento, con un focus sull’etica e la sostenibilità. Investire in servizi come scuole e trasporti è cruciale per facilitare la crescita di una popolazione stabile e sostenibile in queste aree.
Sul fronte energetico, è fondamentale promuovere l’autoconsumo attraverso Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), con un’attenzione particolare alle lezioni apprese da sperimentazioni passate. Per quanto riguarda la transizione digitale, l’uso di tecnologie predittive e una migliore gestione dei dati rappresentano sfide cruciali. La cooperazione deve investire in formazione e rafforzare i collegamenti con gli attori dell’innovazione locale. La Fondazione del Monte supporta queste iniziative, facilitando progetti di sviluppo digitale e sociale, come quelli in collaborazione con le ACLI per il lavoro in Appennino.
Tra le considerazioni finali emerge come mobilità sostenibile e effetti climatici nei modelli produttivi siano due temi trasversali che stanno da entrambe le parti e come tutti i temi hanno come base l’intergenerazionalità e quindi un nuovo modo di ripensare le cooperative.