Bologna, 14 ago. – Nell’ultima serata di Sotto le stelle del Cinema, Piazza Maggiore si trasforma nella balera più bella d’Italia con la Filuzzi in Piazza. Una serata di musica, ballo e tradizione che unisce memoria e futuro, tra valzer, mazurke e polke. Un appuntamento che quest’anno è inserito nelle celebrazioni degli 80 anni di Legacoop Bologna, portando in piazza lo spirito popolare della cooperazione.
Davanti a una Piazza gremita, Rita Ghedini, Presidente di Legacoop Bologna ha ricordato come “questo appuntamento è il cuore delle celebrazioni per gli 80 anni di Legacoop Bologna per almeno due ragioni: la prima perché questa piazza è il luogo popolare per eccellenza di Bologna, il luogo dove le persone da sempre si ritrovano. Le seconda”, ha continuato Rita Ghedini “perché Legacoop Bologna festeggia il suo 80esimo anniversario proprio il 27 Agosto quando, poco lontano da qui, si ricostituisce la Federazione delle mutue e delle cooperative di Bologna in Piazza Calderini, e le sedi dei primi consorzi che si ricostituivano erano tutte intorno a Piazza Maggiore. ”
La tradizione con la Filuzzi in Piazza il 14 di agosto arriva da lontano. Fu infatti il sindaco di Bologna Renato Zangheri nel 1974 ad avere l’idea di portare sul Crescentone migliaia di persone con l’intento di fare festa alla vigilia di Ferragosto e quest’anno, a testimonianza della solidità di questo rito collettivo, il Comune di Bologna, come ha ricordato Marco Piazza, Consigliere delegato alla cultura popolare del Comune di Bologna, ha deciso di dare alla Filuzzi il marchio De.co, ovvero la denominazione di origine comunale, a testimonianza di “una danza che incarna l’eleganza, la storia e l’identità di questa città”
In apertura sul palco anche Marco Malguti, direttore artistico della serata, che ha ricordato come quest’anno l’appuntamento con la Filuzzi in piazza arrivi in concomitanza con i 200 anni dalla nascita di Johann Strauss e dei 20 anni trascorsi dalla scomparsa di Leonildo Marcheselli. Il fil rouge che lega i valzer di Strauss con le composizione filuzziane, è anche il tema al centro della serata. Il pubblico bolognese ha infatti potuto ascoltare un excursus di brani musicali che dal valzer antico è arrivato alle composizioni più contemporanee, eseguite dagli archi dell’Ensemble Antiqua Estensis, sotto la direzione del Maestro Giorgio Fabbri e il coinvolgimento dell’organino bolognese suonato da Marco Marcheselli e la chitarra acustica di Paolo Marcheselli.
(Foto Archivio Comune di Bologna)
Nella seconda parte della serata spazio alle danze, quando adulti, bambini, e persone di ogni età, si sono scatenati in walzer, polke e mazurke, trasformando Piazza Maggiore, in una grande e festosa balera a cielo aperto.