Bologna, 12 giu. – Noi crediamo che per un nuovo modello di sviluppo che non sia focalizzato solo sul profitto, a discapito degli altri elementi – sociali e ambientali – sia necessario creare delle partnership che possano cogliere i nuovi bisogni e avere un impatto sul territorio, con valori condivisi fra profit e non. E l’innovazione sociale è fondamentale per rispondere alle esigenze delle imprese, che sono gli elementi chiave per dare una risposta ai nuovi bisogni”.
Impronta Etica ha già festeggiato i suoi primi venti anni di vita. È nata nel 2001, “in tempi non sospetti”, spiega la coordinatrice Sara Teglia, “quando ancora di sostenibilità non si parlava così tanto. Le imprese che iniziavano ad approcciarsi a questi temi venivano viste come degli alieni”. È una realtà nata “con lo scopo di promuovere una cultura, una consapevolezza e una diffusione dei temi che allora si chiamavano di responsabilità sociale d’impresa, per mettere in rete imprese che potessero confrontarsi su questi aspetti. A partire dai primi sette soci, l’obiettivo – aggiunge Teglia – era quello di dialogare e scambiarsi buone pratiche, collaborare insieme per trovare possibili sinergie e individuare soluzioni innovative. A oggi, dopo una grandissima evoluzione di questi temi, e con una forte attenzione normativa, Impronta Etica mantiene la sua riflessione su due linee principali: promuovere lo sviluppo sostenibile e supportare i suoi soci nell’essere protagonisti in questo senso”.
E come avviene? “Per quanto sia nata con una prevalenza del mondo cooperativo, Impronta Etica si è saputa allargare e rinnovare. Oggi al suo interno vi sono 37 imprese socie, assai variegate per settore, grandezza, caratteristiche e modello di business, approccio alla sostenibilità, compagine sociale”. “Questa diversità – insiste Teglia – comporta uno scambio che indubbiamente è focalizzato alla creazione di un ecosistema su cui i diversi attori che ruotano attorno al contesto sociale possono effettivamente andare ad agire. C’è una contaminazione per sviluppare un nuovo modello economico”. “La nostra missione – aggiunge ancora la coordinatrice – recita: “Un futuro sostenibile è l’unico possibile”, e le imprese sono per noi l’agente di cambiamento. Siamo al fianco delle imprese garantendo servizi per realizzare percorsi ad hoc, e creando momenti di scambio. Ma anche attraverso progetti, come quello dedicato all’economia circolare “Waste2Value” che ha visto coinvolti Coop Alleanza 3.0,Camst Group e IGD SiiQ, o il “Pledge sull’acqua”, un percorso triennale in cui 15 soci si sono dati un impegno comune per tutelare questa fondamentale risorsa; o il laboratorio in collaborazione con Cadiai e WeWorld per percorsi sulla eliminazione delle barriere che all’interno delle organizzazioni ostacolano processi di equità e parità.
Impronta Etica realizza anche percorsi di ricerca per indagare come l’integrazione strategica della sostenibilità nell’impresa sia un fattore di competitività e di sviluppo, come nella ricerca “sostenibilità e innovazione: dalla visione all’azione”. E ancora agiamo tramite il posizionamento, perché ci impegniamo a promuovere la voce dei nostri socia anche all’esterno: dopo vent’anni Impronta Etica è una voce di riferimento nel panorama della sostenibilità”.