Si è svolto il 6 e 7 novembre 2015 presso l’Opificio Golinelli a Bologna la conferenza CITY AS A COMMONS, la prima Thematic Conference on the Urban Commons organizzata da LABGOV e dalla LUISS. E’ stato di fatto l’eserdio dell’Associazione internazionale per lo Studio dei beni comuni (IASC) con un approfondimento specifico sui beni comuni urbani, che ha visto docenti, ricercatori, decisori, cittadini attivi e innovatori sociali provenienti da tutta Europa prendere parte attiva allo sviluppo di uno studio interdisciplinare in relazione alla governance delle nostre città.
L’evento di cui Legacoop è stato main partner e Vicoo media partner ha dato l’opportunità di studiare e comprendere l’idea di beni comuni urbani a diversi livelli: sotto quali circostanze e contesti urbani emergono i beni comuni; cosa contribuisce alla loro durata e alla loro efficacia; e cosa li minaccia. Inoltre, la conferenza si focalizzerà sull’amministrazione urbana e analizzerà diversi modelli di amministrazione dei beni urbani e della città.
Christian Iaione, docente alla LUISS ed uno degli organizzatori ci focalizza gli obbiettivi principali della conferenza, che ambiscono a pensare la città attraverso principi collaborativi e cooperativi…
Durante le numerose presentazioni che si sono succedute nei panels, sono stati presentati progetti e percorsi di valorizzazione dei beni comuni urbani, le esperienze di sharing economy collaborativa e nuove prospettive di cooperativismo 3.0. Da segnalare in particolare l’esperienza degli Ubiquitous Commons sperimentati a Bologna attraverso il lavoro di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico.
“E’ stata un’occasione importante per raccogliere esperienze di governance partecipativo da tutta Europa – ha affermato Matteo Lepore, assessore del Comune di Bologna, che ha chiuso la due giorni di discussioni e riflessioni, riportando l’esperienza molto significativa della città di Bologna che ha al suo attivo un percorso molto avanzato di partecipazione cittadina, che concepisce l’idea dei beni comuni come paradigma del proprio futuro urbano.
“Non è un caso – ha continuato Lepore – che questa prima conferenza sia avvenuta qui, in un contesto che vanta un grande capitale sociale, che ha dato i natali al movimento cooperativo e che ha al suo attivo già 164 patti di collaborazione fra realtà sociali e imprenditoriali del territorio e l’amministrazione comunale”.